
Mai come stavolta l’umanità ha subito un fremito così profondo per la morte di un Papa.
I piccoli della Terra hanno pianto un loro esemplare compagno di strada. I potenti hanno compreso che molto probabilmente hanno sottovalutato la sua altrettanto esemplare azione di trasformazione del rapporto tra i popoli e del loro legame con l’ambiente.
Anche il variegato mondo del Volontariato ha avuto in Papa Francesco un vero Padre spirituale e sociale sia per i credenti che per i non credenti. Non perché applaudiva l’operato dei volontari ma perché ha compreso e stimolato la sua più radicale vocazione: farsi prossimo senza pregiudizi e discriminazioni, promuovere un’azione capace di risalire alle cause dei mali di ogni tipo, promuovere relazioni autentiche e percorsi di Pace, Giustizia e Salvaguardia del Creato.
Per la nostra Associazione le sue due magistrali Encicliche, “Laudato si’” e “Fratelli tutti”, sono state fonti vive di ispirazione e di rigenerazione, tra l’altro molto in sintonia con il modo di pensare e agire di Luciano Tavazza.
Adesso la Chiesa è chiamata a scegliere un Papa che non torni indietro, che non ci riproponga un superato modello di Comunità, nostalgica e chiusa, autoreferenziale e ripiegata su di sé, dogmatica e integralista a cui corrisponde un Volontariato vanaglorioso e assistenzialistico, dedito “all’essere fare” e buono solo per tappare buchi e rincorrere le emergenze.
Piuttosto, vada avanti sulla strada segnata dal Concilio Vaticano II, tanto amata e voluta da Papa Francesco, che ha vissuto la Chiesa come Popolo di Dio in cammino capace di far proprie le ansie e le speranze dell’umanità che incontra lungo le strade seppure accidentate o periferiche. Una Chiesa pertanto aperta e in dialogo, umile e credibile, che accetta di buon grado la forza dello Spirito Santo mentre soffia dove vuole e che accompagna i giovani, le donne e gli uomini, con le scelte preferenziali degli ultimi e del sentire l’ambiente naturale come una casa da custodire e curare.
A questa Chiesa, Popolo in cammino, corrisponde un Volontariato moderno “dell’essere cambiamento”, che sa mettere in rete la Speranza per farla vivere nel contesto quotidiano e globale, scegliendo l’approccio della condivisione, del dono, dell’accoglienza e della progettualità tesa alla rimozione delle cause che impediscono la piena realizzazione della dignità umana, sociale e politica.
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